Reddito di cittadinanza: resta criterio di territorialità, ma...
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Reddito di cittadinanza: resta criterio di territorialità, ma…

Claudio Durigon

Da gennaio il nuovo reddito di cittadinanza sostituirà la norma precedente, ma viene confermato il criterio di territorialità.

Dopo le modifiche della Manovra del 2023, arriva la nuova stretta sul reddito di cittadinanza secondo cui la prima offerta non dovrà più essere congrua alla carriera lavorativa della persona che percepisce il reddito. Inoltre, anche se il criterio di territorialità resta, in caso di rifiuto il cittadino perde il diritto al sostegno.  

Claudio Durigon
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Il criterio di territorialità

Dopo le ennesime modifiche in Manovra, a gennaio ci sarà un nuovo decreto sul reddito di cittadinanza che andrà a modificare la precedente normativa. Dopo le polemiche insorte dal leader di M5s, Giuseppe Conte, stamattina il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha rassicurato che resterà il criterio di territorialità.

Secondo questo concetto, un percettore del sussidio non rischierà più di perderlo in caso non accetti un’offerta di lavoro oltre i confini del suo territorio. Però (c’è sempre un però), a patto che il percettore accetti qualsiasi tipo di lavoro pur di non perdere il reddito.

“L’offerta congrua che abbiamo in mente prevede che qualsiasi persona, anche laureata, se gli offrono un posto anche di cameriere casomai vicino casa è giusto che la accetti, perché se uno prende dei soldi pubblici non credo che possa essere schizzinoso. Il criterio della territorialità resta anche perché una persona non può andare a Trieste per due giorni se è di Napoli, tranquillizzerei Conte”, dichiara Durigon.

Cosa cambia nel 2023?

Da gennaio 2023 il nuovo reddito di cittadinanza sarà di soli sette mesi per gli occupabili, ovvero per le persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro, mentre per tutti gli altri continuerà ad essere regolarmente erogato per 18 mensilità rinnovabili.

Inoltre, ci saranno dei corsi di formazione obbligatori per gli occupabili, che in caso di rifiuto perderebbero il sussidio. Infine, dopo il primo rifiuto dell’offerta di lavoro si perderà il sostegno economico. Si terrà conto del criterio di territorialità citato precedentemente.

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ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2022 15:51

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